ECONOMIA

FORUM ECONOMICO INTERNAZIONALE DI SAN PIETROBURGO

Vito Petrocelli, presidente dell’Istituto Italia Brics, è intervenuto al Forum economico internazionale di San Pietroburgo nella sessione “Partenariati commerciali BRICS nella nuova realtà economica”.

Il moderatore dei lavori Sergey Katyrin, presidente della Camera di commercio della Federazione Russa, ha chiesto una valutazione sugli attuali rapporti economici e commerciali dell’Italia con il gruppo dei Brics nel nuovo contesto geopolitico internazionale.
Quella che segue è in breve la risposta tradotta dall’inglese.

“Grazie signor Katyrin.
Per rispondere alla sua domanda voglio parlare delle relazioni economiche e commerciali tra l’Italia e i Paesi G7 da un lato, e tra Italia e Paesi Brics dall’altro.
Nel 2022 l’Italia ha esportato per 247 miliardi di euro ed importato per 180 miliardi di euro con i G7.
Allo stesso tempo l’Italia ha esportato per 34,5 miliardi di euro ed importato per 103 miliardi di euro con i Brics.
Allora la vera domanda è questa. Può l’Italia limitare o addirittura cancellare le relazioni con uno dei due blocchi o con un singolo Paese di uno dei due blocchi a seguito delle mutate condizioni geopolitiche?
La risposta è no, ovviamente.
L’Italia è l’unico paese del G7 ad aver sottoscritto un memorandum con la Cina sulla Nuova via della seta.
L’Italia è geograficamente e culturalmente un Paese di confine, tra Est e Ovest, tra Nord e Sud globale.
Purtroppo oggi l’Italia, a causa delle sue recenti scelte politiche e commerciali, piuttosto che un Paese di confine (border Country in inglese) si è trasformato in un Paese borderline.
Nel senso psichiatrico del termine”.

“Border country in psychiatric sense must be a new term. You have just created a new term in international interaction”.

Questo è il commento del moderatore Sergey Katyrin, tradotto in inglese dall’interprete, alla fine dell’intervento.

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